Trek-Segafredo, Stuyven non si nasconde: “Il mio più grande obiettivo è di vincere più di una volta il Fiandre o la Roubaix”

Jasper Stuyven comincia ad avere le idee chiare. Come spesso accade in Belgio è stato indicato nelle scorse stagioni come il nuovo Tom Boonen, ma il corridore della Trek – Segafredo sta prendendo le distanze dalle pressioni che gli arrivano addosso dai media, imparando a gestirle e catalizzarle. Certamente il ritiro di Tommeke lascerà un buco difficile da colmare, contando anche il peso che i media nazionali danno alla questione e all’importanza che Boonen possiede nella storia del ciclismo belga. Fra i possibili successori, il 24enne ha indubbiamente un posto di rilievo. Passato alla compagine a stelle e strisce nel 2014, l’atleta belga è passato professionista con un curriculum che suggeriva un sicuro avvenire: nel suo palmares figurano infatti la Parigi – Roubaix junior e il Campionato mondiale juniores, ma anche altri risultati quali i podi alla Liegi U23 del 2013 e ancora alla Roubaix nel 2011. Stuyven, nonostante la giovane età, dimostra di sapere come comportarsi di fronte alle pressioni, soprattutto dopo il 2015, anno in cui non ha risposto alle aspettative, e sa bene cosa aspettarsi dal futuro.

I media belgi mi hanno messo addosso molta pressione – racconta in merito a CyclingTips – Ma quando non porti a casa risultati, come nel 2015, anno in cui ho avuto parecchia sfortuna, non conti più niente. Così sono i media in Belgio: non sono preoccupato da questa cosa […] Stanno cercando la star del futuro. Lo scorso anno, nel 2015, Tiesj Benoot è andato davvero molto bene e per tutti era il nuovo Boonen. Poi in questa stagione è stato sfortunato tra infortuni e malattie e nessuno ne ha più parlato. E da allora non ne parlano più. Se non rispondi adeguatamente alle aspettative, i media belgi cercano qualcun altro che possa essere il nuovo erede di Tom Boonen. Ora come ora non so se ce ne sia uno, vedremo”.

Il corridore nativo di Leuven ha preso in esame i suoi obiettivi, sia a breve termine che nel lungo periodo. Quest’anno il suo scopo è quello di riuscire a stare davanti nelle gare che contano, in primis le classiche di primavera. Se in inverno Fabian Cancellara ha lasciato il team, è arrivato John Degenkolb. Ma secondo Stuyven non sussistono problemi di convivenza con il passista tedesco ed è convinto di poter conseguire lo stesso i suoi obiettivi. Nel programma del belga sono presenti le grandi classiche quali Milano – Sanremo, Giro delle Fiandre e Parigi – Roubaix, ma anche il Giro d’Italia in supporto di Bauke Mollema.

“Ovviamente voglio essere presente nel finale delle Classiche, ma voglio conquistare anche una tappa in un grande giro“, aggiunge in proposito, pensando anche e soprattutto agli obiettivi di carriera: “Il mio più grande obiettivo è di vincere più di una volta il Fiandre o la Roubaix. In più, mantengo ancora vivida nella mia memoria la sensazione che si prova a laurearsi campione del mondo da quando ho conseguito questo risultato da juniores. Mi auguro di vivere di nuovo questa esperienza durante la mia carriera”.

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